Business Continuity: DigitPA chiarisce alcuni aspetti relativi allo studio di fattibilità tecnica e al piano di disaster recovery per le PA

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DigitPA ha chiarito le modalità di presentazione e i contenuti dello Studio di Fattibilità Tecnica (SFT) e dei piani di Disaster Recovery che le Amministrazioni devono redigere ai sensi dell’art. 50-bis del Codice dell’Amministrazione Digitale.

Con la Circolare n. 58/2011, il DigitPA illustra le attività di propria competenza e quelle di competenza delle Amministrazioni in merito all’attuazione dell’art. 50 bis – “Continuita Operativa” (CO) – del “Codice dell’Amministrazione Digitale” (D.lgs. n. 82/2005 così come modificato dal D.lgs. 235/2010, per brevità CAD), richiamando le “Linee Guida per il Disaster Recovery delle Pubbliche Amministrazioni”.

Nella Circolare si chiarisce che la richiesta di parere sullo Studio di Fattibilità Tecnica deve essere inoltrata via Posta Elettronica Certificata (PEC) dal “Responsabile della Continuità Operativa” all’indirizzo: Digitpadir@pec.digitpa.gov.it

La suddetta richiesta deve essere inoltrata sia dalle Amministrazioni che non dispongono di Piani e soluzioni di Disaster Recovery sia dalle Amministrazioni che già si sono dotate degli stessi.

Il messaggio di PEC deve avere in allegato:
– la richiesta di parere sullo SFT;
– una relazione che illustri gli obiettivi complessivi che l’Amministrazione si propone di raggiungere ai fini della digitalizzazione e dell’attuazione degli adempimenti del CAD, nonché per assicurare il rispetto delle Regole Tecniche dallo stesso previste;
– lo SFT in formato elettronico liberamente rielaborabile e uno o più file contenenti gli esiti dell’autovalutazione eseguita mediante lo strumento descritto nelle “Linee Guida sul Disaster Recovery delle Pubbliche Amministrazioni” e messo a disposizione da DigitPA sul proprio sito;
– i riferimenti (indirizzo e-mail e numeri di telefono).

Nella Circolare 58 vengono anche riportati i contenuti dello SFT, che sono gli stessi indicati nelle “Linee Guida per il Disaster Recovery delle Pubbliche Amministrazioni”.

Per l’emissione del parere, DigitPA prenderà in considerazione elementi di natura sia tecnica che strategica. Una volta verificata la competezza della documentazione trasmessa, il parere verrà emesso entro 60 giorni solari dalla ricezione della richiesta e potrà essere:
– Favorevole;
– Favorevole condizionato;
– Contrario.

A seguito del parere di DigitPA, le Pubbliche Amministrazioni dovranno definire (se non lo hanno ancora fatto) il proprio piano di Disaster Recovery, da inviare in formato elettronico con le stesse modalità illustrate precedentemente per lo SFT. Successivamente le PA dovranno inviare, entro il 31/12 di ogni anno, la versione aggiornata del Piano di Disaster Recovery accompagnandolo con un documento che illustri le modifiche intervenute e le relative motivazioni.

SI.net segue con grande attenzione la tematica legata alla continuità di servizio per le Pubbliche Amministrazioni. Entro la fine di gennaio verrà organizzato sull’argomento un nuovo convegno a partecipazione gratuita in provincia di Milano, in cui si illustreranno i dettagli della normativa e le soluzioni che SI.net propone per la realizzazione dello Studio di Fattibilità Tecnica e del Piano di Disaster Recovery. Per qualsiasi informazione in merito potete scrivere a comunicazione@blog.sinetinformatica.it o chiamare lo 0331.576848.

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